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Questa sezione è dedicata alle mie pubblicazioni.

Per qualsiasi informazione in merito potete contattarmi scrivendo a consulenze@brunobattagliola.com 

 

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     Guida ai tributi locali - 2013

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     Guida alla TARES    

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     Guida al RES    

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Guida all' IMU - 2012

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Formulario della tassa dei rifiuti e della tariffa di igiene urbana - 2012

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Guida alla riscossione delle entrate - 2012

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Formulario del contenzioso tributario

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Guida ai tributi minori 2010

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Il Formulario delle controdeduzioni ai ricorsi in materia di tributi locali

 

 

(tutte le pubblicazioni sono edite dall' EDK www.edkeditore.it)

 

Le pubblicazioni in dettaglio:

 

     GUIDA AI TRIBUTI LOCALI - 2013

 

 

     GUIDA ALLA TARES

 

 

     GUIDA AL RES

 

Il nuovo tributo,  entrato in vigore il presente anno, prende a prestito in gran parte la disciplina delle tariffe ed in parte quella della tassa rifiuti.

L’introduzione di detto nuovo tributo comporta anche un nuovo assetto organizzativo, più marcato per i Comuni che attualmente applicano la TARSU e minore per i comuni che hanno già introdotte le tariffe.

Infatti, è necessaria una maggior conoscenza degli utenti, che sono suddivisi in due categorie. Le utenze domestiche richiedono non solo la conoscenza dei mq detenuti dalla singola utenza, ma anche il numero dei componenti della stessa, così da rendersi necessario un collegamento dell’Ufficio Tributi con l’Anagrafe del Comune. Per le utenze non domestiche, invece, oltre ai mq, è necessario rilevare per ogni singola utenza l’attività o le attività esercitate e collocare le utenze nelle categorie previste dagli allegati al DPR 158/99.

La superficie imponibile per i fabbricati a destinazione ordinaria diviene l’80 per cento della superficie risultante in Catasto ed in carenza di tale elemento il Comune deve ordinare al possessore l’iscrizione della superficie catastale mediante procedimento DOCFA.

La gestione e la riscossione non possono essere affidate a terzi e riprese,quindi, dal Comune per essere gestite in economia. Infatti, la TARES dovrà essere versata al Comune tramite bollettino postale o mediante modello di pagamento unificato.

Superata, infine, la questione IVA, posto che la natura conclamata Tributaria ne esclude la relativa applicazione, così che i costi debbono essere rilevati alo lordo dell’IVA.

Strumenti necessari per la gestione sono:

a)     il piano finanziario;

b)    il regolamento comunale TARES;

c)     la delibera di approvazione delle tariffe.

La legge di stabilità 2013 ha innovato la materia, specie per quanto concerne l’esercizio 2013, ha determinato le seguenti novità:

a)     obbligo di indicare in dichiarazione dei dati catastali degli immobili a destinazione ordinaria al fine della determinazione della superficie catastale;

b)    utilizzazione in via provvisoria della superficie calpestabile, anche per i fabbricati a destinazione ordinaria, per le unità immobiliari sprovviste della superficie catastale, in attesa della applicazione del comma 340 dello articolo 1 della legge 311/04;

c)     versamento al Comune sia del tributo che della maggiorazione, anche in caso di appalto, mediante F24 oppure mediante bollettino postale;

d)    la prima rata di scadenza 2013 è posticipato ad aprile, salva la facoltà del Comune di posticipo ulteriore;

e)     l’acconto è calcolato sulla base delle Tariffe TARSU, TIA 1 o 2 vigenti nel 2012;

f)      la maggiorazione è applicata alla terza rata;

g)     il versamento a conguaglio è effettuato con la rata successiva alla determinazione delle tariffe TRES;

h)    il conguaglio della maggiorazione fino allo 0,40 euro il mq è effettuato sulla ultima rata.

                                                         Bruno e Massimiliano Battagliola

 

GUIDA ALL' IMU 

 

 

FORMULARIO della TASSA dei RIFIUTI e della TARIFFA di IGIENE URBANA

 

NUOVO FORMULARIO DELLA TASSA RIFIUTI SOLIDI URBANI INTERNI E DELLA TARIFFA DI IGIENE AMBIENTALE

 

Analisi sistematica  della normativa vigente, alla luce della giurisprudenza consolidata della Cassazione, delle indicazioni della dottrina e delle istruzioni ministeriali.

 

Con CD-Rom contenente i regolamenti, modelli di piano finanziario, avvisi di accertamento, modelli di dichiarazione.

 

 

 

GUIDA alla RISCOSSIONE delle ENTRATE

 

Il testo illustra in modo estremamente chiaro il procedimento di riscossione sia spontaneo che coattivo delle entrate comunali, alla luce delle vigenti disposizioni di legge, agevolando la comprensione attraverso l’allegazione di ben 43 formule.

Il testo, in modo sintetico, espone i diversi e maggiori poteri riservati al Comune nel caso di gestione in economia, rispetto allo affidamento di dette funzioni in appalto. Compito di questo lavoro è stato quello di evidenziare quali sono le disposizioni del decreto in argomento che non trovano applicazione per il Comune ed in modo particolare la concentrazione nello accertamento del potere di riscossione coattiva e la sospensione dei procedimenti esecutivi e cautelari per importi non superiori di 2000 euro.

 

GUIDA ai TRIBUTI LOCALI

 

Con la consueta tempestività si propone la tredicesima edizione della Guida ai Tributi locali per il 2012, che di anno in anno trova sempre maggior diffu­sione, così da essere divenuta un importante strumento di riferimento per gli operatori pubblici, che a vario titolo operano all’interno del Comune, ma an­che per i medesimi contribuenti e per le categorie professionali interessate all’applicazione dei tributi e alle entrate paratributarie del Comune, non più considerate come in passato entrate minori e quindi sprovviste di adeguato interesse.

L’emanazione nel corso del 2011 di una serie di provvedimenti di varia natura, puntualmente annotati nella Guida, è l’occasione per fornire un qua­dro d’insieme, sintetico ma completo, delle linee interpretative e operative ri­levanti per la gestione delle entrate dei comuni, rispettose il più possibile dei principi giuridici che regolano la materia, tenendo conto della crescente esi­genza di tutela fornita recentemente dall’ordinamento a favore del cittadino contribuente, considerando, poi, che l’azione tributaria è ora più orientata, ri­spetto al passato, ad acquisire elementi qualitativi, prima estranei al rapporto tributario, valutato quasi esclusivamente in termini quantitativi ossia del get­tito realizzato, senza tener conto delle modalità e delle difficoltà di adempi­mento imposte al contribuente.

In sintesi, l’evoluzione normativa in materia impone agli amministratori comunali di rafforzare le risorse da assegnare all’Ufficio Entrate, non solo in termini di personale, ma anche di strumenti operativi e di conoscenze, in modo da rispondere compiutamente alle aspettative che pervengono dalla collettività amministrata.

Primaria importanza assume in tale ottica l’organizzazione dell’Ufficio Entrate, così da creare canali predeterminati di trasmissione di dati e notizie per la corretta gestione delle entrate stesse. L’applicazione poi degli istituti dell’autotutela, dell’interpello, dell’accertamento con adesione richiede una discreta crescita professionale del pubblico operatore.

Numerose sono le novità della presente edizione, come pure i casi risol­ti, ben 909 in questa edizione (421 in tema di ICI, 143 su temi e tributi vari, 247 in tema di tassa rifiuti e di tariffa Ronchi, 63 in tema di TOSAP-COSAP e 45 in tema di imposta comunale di pubblicità e di affissioni).

 

FORMULARIO del CONTENZIOSO TRIBUTARIO 

 

 

Il contenzioso relativo ai tributi comunali ha ormai assunto rilevante importanza nel rapporto fra Comuni e cittadini, tanto che gli operatori comunali coinvolti nella gestione delle entrate si sentono posti nella necessità di integrare la loro formazione anche per soddisfare tale esigenza, fermo restando che è obiettivo primario del Comune di conseguire attraverso la fase contenziosa il giusto e non il vantaggioso, provvedendo caso mai ad annullare o a rivedere i propri atti amministrativi attraverso l’istituto dell’autotutela.

L’evoluzione normativa più recente interviene per snellire il processo tributario. Le novità più importanti: semplificazione nelle procedure di notifica, nessuna autorizzazione per l'ufficio a proporre appello, conciliazione giudiziaria senza fideiussione per importi non elevati. Sono queste le principali novità apportate dal decreto legge "Incentivi" in materia di contenzioso tributario.

Il processo tributario viene quindi sottoposto a un ulteriore restyling dopo le modifiche intervenute con la riforma del 2009 del processo civile.

 

La notifica della sentenza.

Le novità riguardano sia le sentenze sia i soggetti residenti all'estero. Nel primo caso viene ora introdotta la possibilità di notificarle all'altra parte:

a) a mezzo raccomandata a/r senza busta;

b) portandole direttamente alla controparte che rilascerà una ricevuta sulla copia (nel caso di notifica fatta all'ufficio), ovvero dandone atto nella relata che compilerà il messo autorizzato dall'amministrazione (nel caso di notifica fatta al contribuente).

Fino all'entrata in vigore delle disposizioni, l'unica procedura corretta era quella a mezzo di ufficiale giudiziario.

Va ricordato che in caso di notifica della sentenza della commissione provinciale tributaria, l'altra parte può proporre appello al massimo entro sessanta giorni. In assenza, invece, di notifica i termini sono di un anno (oltre alla sospensione feriale) per i procedimenti avviati prima del 4 luglio 2009, ovvero di sei mesi, per i procedimenti instaurati successivamente a tale data.

Con le modifiche verrà accelerata la definizione del giudizio all'insegna del principio oggi dominante della ragionevole durata del processo. Verosimilmente, di questa procedura si dovrebbe avvalere maggiormente l'ufficio che non era solito rivolgersi all'ufficiale giudiziario.

I contribuenti (e i loro difensori) dovranno prestare molta attenzione alla "ricezione" delle sentenze loro sfavorevoli in quanto in questi casi i termini di impugnazione saranno decisamente ridotti.

Resta fermo, comunque, il successivo onere a carico delle parti di depositare, nei successivi trenta giorni, l'originale o la copia autentica della sentenza notificata con la prova dell'avvenuta notifica, nella segreteria della Commissione tributaria che ne rilascerà ricevuta e là inserirà nel fascicolo d'ufficio.

 

I residenti all'estero.

Per coloro che risiedono all'estero viene prevista la possibilità di effettuare le notifiche anche mediante raccomandata a/r all'indirizzo che risulta dai registri dell'anagrafe degli italiani residenti all'estero (Aire), o a quello della sède legale estera che risulta dal registro delle imprese, o in mancanza di questi, nell'indirizzo indicato dal contribuente nelle domande di attribuzione di codice fiscale o variazione dati. Se la notifica non dovesse andare a buon fine si applicheranno le ordinarie procedure per i casi di irreperibilità.

Le nuove modalità sono validamente eseguite se i contribuenti non hanno comunicato all'agenzia delle Entrate l'indirizzo della loro residenza o sede estera o il domicilio eletto per la notificazione degli atti e le successive variazioni, secondo modalità da disciplinare con un provvedimento del direttore dell'Agenzia.

Queste novità sono rilevanti anche nell'eventuale successivo contenzioso in quanto essendo il rito tributario un giudizio di impugnazione di un atto amministrativo, la notifica dell'atto stesso al contribuente, al fine di fare diventare definitiva la pretesa del fisco con il decorso dei termini di impugnazione, diventa ovviamente un elemento essenziale in fase difensiva.

 

Riscossione in pendenza di procedimento.

Nonostante il ricorso proposto dal contribuente, l'ufficio iscrive a ruolo, e quindi riscuote, tramite cartella una percentuale delle imposte oggetto di contestazione. La percentuale varia a seconda dello stato del procedimento e del suo esito.

In questo contesto, con il DL, vengono estese le disposizioni relative alle sentenze delle Ctr alle decisioni della commissione centrale. In caso di sentenza emessa dalla Commissione centrale favorevole al fisco, e avverso la quale il contribuente ha proposto ricorso in Cassazione, l'ufficio può riscuotere il 100% del tributo e degli interessi anche in pendenza di ricorso.

 

L’opera è suddivisa in tre parti:

a)    la prima parte espone il procedimento contenzioso tributario articolo per articolo, con annotazione di ampia giurisprudenza e delle circolari ministeriali;

b)    la seconda parte riporta la più recente giurisprudenza della Cassazione, nonché le istruzioni ministeriali, suddivise per tributo (ICI, Tassa rifiuti, TOSAP e imposta pubblicità);

c)    la terza parte espone quarantacinque casi pratici, tratti dal lavoro più recente a difesa dei comuni avanti le Commissioni Tributarie e la Corte di Cassazione. Fra i casi selezionati la fa da padrone l’ICI. Tuttavia, anche per il corrispettivo del servizio rifiuti, sia esso la tassa rifiuti oppure la tariffa, non mancano esempi, come pure per la tassa occupazione spazi ed aree pubbliche e per l’imposta comunale sulla pubblicità.

 

Si è convinti, quindi, che questo nuovo lavoro sarà apprezzato non solo dai funzionari comunali, ma anche da chi opera per la difesa del Comune.

 

Brescia, maggio 2010

 

Bruno e Massimiliano Battagliola

 

GUIDA AI TRIBUTI MINORI 2010

 

A distanza di cinque anni dalla precedente edizione, proponiamo, interamente aggiornata e rivista, un’opera che, completando il tema delle entrate dei comuni, tratta in modo esaustivo i c.d. tributi minori: TOSAP, COSAP, Imposta sulla pubblicità e Canone per l’installazione dei mezzi pubblicitari.

In realtà queste entrate, pur restando scarsamente significative dal punto di vista del gettito garantito ai bilanci degli enti, assumono un’importanza rilevante se si prendono in considerazione i fatti che realizzano il presupposto dell’obbligazione sottostante, i quali producono, di regola, conseguenze comunque negative per l’ambiente e per il territorio comunale, in termini di maggiore pericolo e di minore valore estetico.

Si tratta, indubbiamente, di entrate che rappresentano un corrispettivo erogato dal soggetto passivo a fronte del vantaggio che egli ne ricava e del sacrificio che la collettività subisce per effetto della limitazione all’utilizzo del territorio comune.

Perciò si resta convinti che l’entrata tributaria (o patrimoniale) derivante dall’occupazione di spazio pubblico o dall’installazione di mezzi pubblicitari debba essere il più possibile inasprita, per limitare il rilascio da parte del Comune di autorizzazioni o concessioni.

Questi provvedimenti amministrativi, necessariamente antecedenti l’uso particolare del territorio, dovranno quindi avere un contenuto che puntualmente detti le necessarie prescrizioni, così che il minore danno possibile sia subito dalla collettività.

Il rilascio, inoltre, non deve, almeno di regola, essere affidato all’Ufficio che gestisce l’entrata ma al settore tecnico che è certamente meglio in condizione di dettare soluzioni non traumatiche.

Il testo si propone, attraverso una sistematica analisi della norma, di offrire uno strumento operativo diretto alla risoluzione dei concreti fatti di gestione, anche attraverso l’esposizione dei principi giurisprudenziali e interpretativi alla base dei diversi tributi.

Anche i casi risolti, come sempre numerosi e interessanti, traggono origine dalla realtà gestionale degli enti. La tecnica risolutiva utilizzata fa spesso riferimento all’istituto dell’analogia, poiché sovente la singolarità del fatto non trova puntuale riscontro nella fonte normativo.

Non può mancare, naturalmente, una selezione di modulistica per gestire alcuni importanti aspetti della gestione operativa dei tributi

 

FORMULARIO DELLE CONTRODEDUZIONI AI RICORSI IN MATERIA DI TRIBUTI LOCALI:

 

Il contenzioso concernente i tributi comunali sta pian piano estendendo la sua importanza, in considerazione della loro applicazione nei confronti della generalità dei cittadini, tutti coinvolti nel rapporto tributario concernente le diverse tipologie di tributi. Diviene naturale consigliare dunque agli operatori comunali un lavoro come quello qui proposto che trova la sua fonte in una serie di atti difensivi realmente prodotti dai Comuni, tratti dall’esperienza professionale degli autori.
La parte del leone negli oltre cento casi selezionati la fa certamente l’imposta comunale sugli immobili, in considerazione dell’incertezza interpretativa derivante dalla lettura delle disposizioni che la regolano, nonché della diversa applicazione regolamentare disposta dalle singole amministrazioni comunali e dell’assenza di significative e consolidate pronunce della Suprema Corte di Cassazione.
Minore, ma non meno intenso, è l’interesse rivestito dalla tassa rifiuti, specie se si considera l’evoluzione del concetto giuridico di rifiuto, di rifiuto speciale assimilato a quello urbano e quindi del diritto di privativa vantato dal Comune anche nei confronti dello smaltimento dei rifiuti speciali non pericolosi provenienti dagli insediamenti industriali, agricoli e sanitari.
Rilievo secondario, a fronte della limitata attività contenziosa, è riservato infine alle questioni concernenti la Tassa occupazione spazi e aree pubbliche.

Il quadro di interesse sopra descritto trova pratico riscontro nel tributo conteso con gli atti riportati che sono riferiti all’imposta comunale sugli immobili per ben 91 casi, alla tassa rifiuti per 13 casi e a soli tre casi per la tassa occupazione spazi e aree pubbliche, su un totale complessivo di 107 ricorsi trattati.

In relazione al organo giurisdizionale competente, gli atti sotto riportati sono così distribuiti:
• n. 69 riguardano controdeduzioni del comune avanti la Commissione Tributaria Provinciale;
• n. 16 riguardano controdeduzioni del comune avanti la Commissione Tributaria Regionale;
• n. 12 sono gli appelli prodotti dal Comune avanti le Commissioni Tributarie Regionali;
• n. 3 sono gli appelli incidentali prodotti dal Comune contro appelli principali proposti dai ricorrenti avanti la Commissione Tributaria Regionale;
• n. 6 sono i ricorsi prodotti dal Comune in Corte di Cassazione;
• n.1 sono le controdeduzioni del Comune contro ricorsi prodotti dai contribuenti alla Corte di Cassazione.

Come si ha modo di recepire dalla lettura dei testi di tali atti, le controversie selezionate riguardano i casi più frequenti e i temi sui quali spesso si manifestano le contestazioni dei contribuenti.

I testi sono riportati integralmente sul CD-Rom allegato onde consentire all’operatore di utilizzare il lavoro proposto come una traccia sulla quale andranno eventualmente apportate le specifiche variazioni che il caso concreto potrà suggerire.

Di particolare interesse è pure il commento al decreto legislativo n. 546/1992. In particolare, le sentenze e la dottrina citate vogliono evidenziare il carattere impugnatorio del processo tributario, così da individuare speditamente i frequenti casi di inammissibilità determinati quando il ricorrente, anziché sottolineare il vizio dell’atto impugnato, contesta elementi estranei ad esso, riconducibili ad altro atto oppure al rapporto giuridico, irrilevante per la contesa connessa all’atto oggetto dell’impugnativa, violando in tal modo l’articolo 19 del decreto legislativo n. 546/1992.

Ad arricchire l’apparato di testi è stata inserita in appendice una selezione di modelli, al fine di semplificare e snellire l’adempimento burocratico degli operatori.

Si è certi che questa seconda edizione del formulario sul contenzioso troverà ancora particolare consenso, specie per chi privilegia soluzioni immediatamente operative, rispetto a una trattazione eminentemente teorica degli argomenti trattati.

 

 

 

per informazioni contattami scrivendo a: consulenze@brunobattagliola.com 

 

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