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TOSAP-COSAP 2006

DOMANDA:
 

2. Nel comune esiste un’area cintata e asfaltata, scoperta, provvista di un ufficio e dei servizi igienici, adibita a mercato comunale settimanale, dove circa un centinaio di bancarelle svolgono la loro attività.

Per l’occupazione del loro posteggio, gli ambulanti pagano:

1)      La tosap temporanea

2)      La tarsu giornaliera (calcolata su 52 giorni annui)

3)      Il canone mercato,

dove ad esempio per la tassa giornaliera, ritengo sia più onerosa l’intera gestione di tutti gli utenti (aggiornamenti, spedizione bollettini, controllo pagamenti, ecc) che l’introito.

E’ possibile secondo Lei razionalizzare i due tributi e il canone in altra modalità, (ad esempio un unico tributo o contributo omnicomprensivo) per agevolare sia i nostri adempimenti che quelli degli ambulanti ? Che soluzioni alternative può suggerire per ristrutturare l’intera situazione ?

Ad oggi l’onere della tassa rifiuti è calcolato in base all’art. del regolamento TARSU che disciplina la – Tassa giornaliera di smaltimento – però, poiché è un’area ben delimitata per la quale è possibile definire correttamente le ore di lavoro e i mezzi necessari alla sua pulizia, non è possibile suddividere tale costo reale tra gli utenti, in base alla categoria merceologica ?

Analogo ragionamento lo farei per – l’area feste (non coperta ma con disponibilità di allacci Enel e Acqua e di una piattaforma in cemento) – dove spesso non è facile calcolare la tassa giornaliera (se c’è una struttura coperta prendo la superficie di questa, ma se la manifestazione si svolge anche per più giorni all’aperto, non ho elementi oggettivi da utilizzare per il calcolo)  

Ovviamente andrei a integrare il regolamento TARSU in questo senso, lascianto invariato il conteggio per i mercati rionali (non delimitati) o le feste di oratori e di piazza.

 
RISPOSTA:
 

E' necessario distinguere i corrispettivi per l'occupazione da quello dovuto per la pulizia dell'area.

Per i corrispettivi per l'occupazione di suolo pubblico il problema deve essere affrontato con riferimento a quanto disposto dall'articolo 63 del D.Lgs.n.446/97 che in sintesi prevede la non cumulabilità del canone di occupazione comunque denominato con la TOSAP o con il COSAP, quando tali corrispettivi sono dovuti per la mera occupazione di suolo pubblico. Di contro, tale cumulabilità risulta necessaria nel caso in cui il canone sia dovuto per l'erogazione di servizi aggiuntivi da parte del Comune, come quelli da Lei citati (acqua,luce, ecc). Nel primo caso quindi basta stabilire liberamente un canone unitario che risulti maggiore della somma del precedente canone con la TOSAP, mentre nel secondo caso il canone, maggiorato dell'IVA, deve essere applicato in aggiunta con la TOSAP.

Venendo alla TARSU giornaliera, si potrebbe in teoria calcolare le tariffe in ragione del costi sostenuti dal Comune, magari suddividendoli in base alle diverse attività mercatali, ma il pieno recupero dei costi è frenato politicamente dalle categorie interessate che pretendono di fare un servizio pubblico, così che una parte dei costi secondo loro deve gravare sullo spazzamento stradale. Io ho avuto esperienze con alcuni comuni che si sono accontentati di recuperare una percentuale dei costi effettivi attraverso la TARSU giornaliera (mi ricordo che in tal senso ho aiutato i comuni di …… e di …..).

 

per informazioni contattatemi scrivendo a: consulenze@brunobattagliola.com 

 

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