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ICI 2006

DOMANDA:

246. Una ditta denuncia nell'anno 1999 di aver acquistato  in data 20/05/1998 in leasing un immobile con valore corrispondente alla rendita catastale di € 27.888,68. In data 10/09/1998 la stessa ditta, a seguito di ultimazione di nuovi lavori,  presentava all'U.T.E. una denuncia di variazione attribuendo all'immobile un nuovo numero identificativo ed attribuendo una nuova rendita di € 41.709,05. Questa variazione non viene menzionata nella denuncia presentata nel 1999. Come mi  devo comportare:

1)Emettere avviso di accertamento per omessa denuncia e pertanto recuperare l'imposta con sanzioni ed interessi dal 2000?

2)Emettere avviso di accertamento per infedele denuncia ed in questo caso da che anno?

3)Emettere avviso di liquidazione recuperando l'imposta dal 2003?

RISPOSTA:

Se al momento della acquisizione in leasing il fabbricato era già munito della vecchia rendita catastale, la fattispecie descritta risulta conducibile ad infedele denuncia. Infatti, se le cose stanno così, il contribuente avrebbe dovuto dichiarare 3 mesi con la vecchia rendita ed i restanti mesi con quella nuova. Tale soluzione trova conferma nella seconda parte del comma 4 dello articolo 5, che in sintesi dice:" guarda che se hai una rendita catastale non più conforme alla situazione deve darti una nuova rendita catastale presunta, concetto questo che coincide al DOCFA di cui al DM 701 del 1994.

Pertanto, Lei potrà emettere avvisi di accertamenti in rettifica solo a decorrere dal 2002, applicando la sanzione dal 50 al 100 per cento da calcolare sul minor versamento. Non deve emettere invece avviso di liquidazione, posto che siamo in presenza di una infedeltà della dichiarazione.

 

per informazioni contattatemi scrivendo a: consulenze@brunobattagliola.com 

 

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